Il 22 e 23 aprile 2013 si è svolto a Bari il concorso internazionale "Baricentrale", volto alla riorganizzazione della struttura cittadina in abbinamento alla riorganizzazione delle aree ferroviarie.
Alla fine del concorso il primo posto è stato aggiudicato, in maniera unanime dalla giuria, allo studio Massimiliano e Doriana Fuksas che, grazie al loro lavoro di studio e progettazione, ha proposto la realizzazione di un parco permeabile basato sul disegno delle tracce esistenti e cioè della struttura a scacchiera del quartiere Murat a nord e di quella a sud. All'interno del parco troviamo diverse soluzioni commerciali, terziarie, residenziali e servizi di quartiere, il tutto su di un'estensione di 3 km.
La soluzione è stata scelta e premiata dalla commissione che (come da verbale) si è soffermata ed "
ha concentrato maggiormente la sua attenzione sui progetti più fortemente impegnati sui temi della riconnessione tra le parti di città separate dalla ferrovia e della dotazione di verde e spazio pubblico. In questa ottica, dopo un approfondito esame dei documenti presentati, la giuria ha deciso di assegnare il premio al progetto Fuksas per la chiarezza, la visione unitaria e la fattibilità della soluzione proposta. La commissione ribadisce, inoltre, di aver apprezzato la visione unitaria e la forza intrinseca di un progetto che ha la capacità di disegnare il futuro della città attraverso la costruzione di una grande infrastruttura pubblica".
E' prevista anche una fase di progettazione preliminare riguardante la ex Caserma Rossani ed una successiva attuazione volta alla sua riqualificazione.
La dichiarazione dell'architetto Massimiliano Fuksas: «
Questo è il primo progetto che mi riavvicina all'urbanistica dopo anni di lontananza dai temi che riguardano le problematiche urbane. Ho capito sin dal primo momento che si trattava di un lavoro impressionante, complicato. L'idea principale è quella di voler far scomparire la ferrovia all'interno di un grande parco. Così abbiamo voluto coniugare la salute della città e la visione del futuro in un ambiente complesso, e abbiamo immaginato un Central park lungo tre chilometri che potesse inglobare la stazione e fare da ponte tra le due aree di Bari. Nel farlo abbiamo sempre tenuto basso il budget».
