Viaggiano a due velocità diverse le tariffe del trasporto pubblico locale: in Italia sono le più basse d’Europa e in particolare le tariffe applicate in Puglia sono le più basse del Paese. E’ quanto emerso questa mattina a Bari dove per due giorni si confrontano le aziende di trasporto pubblico locale a livello mondiale spiegando, ciascuno per la propria esperienza, quelle che vengono definite “best practice”. Ovvero le scelte migliori possibili per rendere efficienti la gestione delle aziende e la qualità del servizio. Nel convegno organizzato da Asstra (Associazione delle Aziende di Trasporto) e Uitp (Associazione Internazionale del Trasporto) a Villa Romanazzi Carducci, si è parlato della situazione italiana rispetto alle altre realtà europee e mondiali, dopo i saluti del presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo e dell’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bari, Giuseppe Galasso.
La questione delle tariffe crea inevitabilmente problemi alle aziende, che sono vincolate per legge a rispettare il 35% del rapporto della vendita dei biglietti rispetto ai costi operativi. Per una serie di ragioni tutto questo non ha funzionato, tanto che a 19 anni dall’entrata in vigore del decreto 422/97 la media nazionale è al 30,8%, col Nord che supera il 35%, il centro che si attesta al 27% ed il Sud bloccato al 19,2. Pochissimo, se si pensa che in Europa si viaggia, è il caso di dire, ad altra velocità: Parigi al 73%, Londra al 65, la Spagna intorno al 50.
Ma va detto anche che all’estero il prezzo medio di un biglietto è sicuramente superiore alla media italiana, che è di 1,50 euro: 1,80 in Francia, 2,80 in Germania, 3,20 a Londra. Ne consegue, inevitabilmente, anche una migliore qualità del servizio.
Che fare, quindi? Una via potrebbe essere la liberalizzazione delle tariffe, stimolando l’utilizzo del mezzo pubblico, senza però dimenticare che non si possono aumentare i costi diminuendo servizi e qualità. E’ indispensabile tener conto delle fasce deboli della popolazione cominciando ad agire ad esempio sulle fasce di reddito, combattere l’evasione, programmare, correlare qualità e prezzo. La parola d’ordine, quindi, potrebbe essere “sinergia”. In Puglia, esistono già diversi esempi virtuosi in tal senso. Il che dimostra come sia possibile lavorare nel modo giusto.
Insomma, la questione delle tariffe del trasporto pubblico locale è insieme culturale, gestionale e sociale perché coinvolge tanti aspetti della vita quotidiana di persone e aziende e per questo va affrontata in maniera da adeguarla ai tempi, alle esigenze, alle realtà territoriali. Ovviamente coniugando il tutto con la qualità del servizio.
Domani, seconda ed ultima giornata. Sara illustrata una ricerca sulle tariffe nel trasporto pubblico, presente anche l’assessore alla Mobilità della Regione Puglia, Giovanni Giannini.
Pubblicato il 07/07/16