906 alunni, 38 classi, 60 ore di “lezione”, 7 scuole:
il Progetto scuola di Ferrotramviaria
si chiude con tanti sorrisi e un successo annunciato
Il trasporto pubblico? Una risorsa e non certo un tabù. E’ stato un successo per certi versi annunciato il “Progetto Scuola” di Ferrotramviaria, che si è chiuso dopo quattro mesi di appuntamenti riservati ai viaggiatori del domani: i bambini della scuola elementare, a cui sono stati spiegati i principi basilari della mobilità sostenibile.
I numeri spiegano bene l’importanza del progetto di Ferrotramviaria e danno l’idea del movimento creato: 906 alunni coinvolti, accompagnati da 74 docenti; 38 classi - tutte di quinta elementare - 19 lezioni frontali ed altrettante visite alla fermata “Aeroporto” dello scalo internazionale “Karol Wojtyla” di Bari Palese per un totale di oltre 60 ore, 7 Circoli didattici coinvolti, uno per ciascuno dei sette centri serviti dalla linea Bari-Barletta.
Pienamente centrato l’obiettivo, almeno a giudicare dall’entusiasmo e dal coinvolgimento anche emotivo degli alunni: dimostrare con i fatti che, al contrario di quanto qualcuno sostiene abusando di luoghi comuni, anche il trasporto pubblico può essere comodo, confortevole ed efficiente. Particolarmente gradita la visita alla fermata “Aeroporto”, dove i ragazzi sono stati condotti in treno dai comuni di residenza, con l’intento di promuovere la mobilità sostenibile, spiegando con semplicità di cosa si tratta e creando un rapporto saldo e consapevole tra i cittadini-viaggiatori del futuro e il servizio pubblico.
“Eravamo convinti che il Progetto avrebbe colto nel segno – spiega il presidente di Ferrotramviaria, Gloria Pasquini – ma devo dire che non ci aspettavamo tanto entusiasmo e interesse da parte dei ragazzi, che ci hanno letteralmente messo ‘sotto torchio’ con le loro domande. Tra l’altro siamo particolarmente soddisfatti anche per la partecipazione di tutti i sindaci delle città che serviamo con la nostra Ferrovia: un segno di attenzione e di rispetto nei confronti dei loro giovani concittadini del quale siamo davvero grati”.
“Il principio che ha mosso la nostra iniziativa è stato quello dell’ecosostenibilità del trasporto – dice il direttore generale trasporto di Ferrotramviaria, Massimo Nitti - : abbiamo avuto, ad esempio, la possibilità di spiegare quanto sia importante il settore per l’ambiente. L’intento era quello di educare i bambini al rispetto della cosa pubblica facendo loro ‘toccare con mano’ concetti apparentemente elementari che però non sempre sono rispettati. Se i giovani diventano delle ‘sentinelle’ su questi temi, a livello personale e familiare, saranno preparati a svolgere il proprio ruolo nella società del futuro”.
Insomma, i ragazzi hanno compreso che si può viaggiare in treno nel massimo comfort, socializzando, spendendo poco, ottimizzando il tempo a disposizione e riducendo considerevolmente i pericoli fisiologici e gli svantaggi del traffico automobilistico. Ed è importante che l’abbiano compreso in prima persona, visto che certamente saranno i liceali o gli studenti universitari del domani e, successivamente, anche i lavoratori dei prossimi anni.
Sette, come detto, gli istituti scolastici protagonisti: la scuola “Mazzini” di Bari che ha aperto il Progetto, la primaria “Don Pietro Pappagallo” di Terlizzi, il Circolo didattico “Giovanni Bovio” di Ruvo, il Circolo “Nicola Fornelli” di Bitonto, la “Antonio Rosmini” di Andria; la “Nicola Fornelli” di Corato e, al “capolinea”, la “Massimo D’Azeglio” di Barletta.
Pubblicato il 22/04/16